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Lavaggio chimico impianti di riscaldamento
Il lavaggio chimico impianti di riscaldamento è un’operazione fondamentale per allungare la vita della propria caldaia e garantirne l’efficienza energetica.
TERMAR 3000 è specializzata nel lavaggio degli impianti di riscaldamento per migliorarne l’efficienza e ridurre gli sprechi.

Come funziona il lavaggio chimico degli impianti di riscaldamento
L’intero intervento, che solitamente richiede non più di un giorno lavorativo, viene organizzato in due fasi: lavaggio e trattamento.
- Il LAVAGGIO: viene eseguito con l’utilizzo di una pompa ad elevata portata, che fa circolare in modo forzato il fluido vettore (l’acqua) nell’ impianto; al suo interno verranno inseriti appositi liquidi adeguatamente dosati, che consentono, grazie alla loro azione chimica, di eliminare i residui che impediscono la regolare circolazione nell’impianto. Dopo aver eseguito la circolazione forzata, l’impianto verrà svuotato e accuratamente risciacquato.
- Il TRATTAMENTO: ultimata la prima fase, si procede al trattamento attraverso la ricarica dell’impianto con l’aggiunta di inibitori chimici per prevenire il riformarsi di incrostazioni, corrosioni e depositi di calcare.
Se si tratta di un impianto a bassa temperatura (pannelli radianti) è opportuno completare la protezione con un prodotto biocida per prevenire la formazione di alghe.
Il lavaggio chimico dell’impianto di riscaldamento e delle sue tubazioni è molto utile e ottimizzatore della resa termica del circuito di riscaldamento subito dopo l’installazione caldaia e prima del suo allacciamento, in quanto il nuovo scambiatore primario non risentirà di alcuna sporcizia, garantendo così una perfetta funzionalità e resa termica di tutto l’impianto, oltre che il prolungamento di durata della caldaia stessa.
Perchè fare il lavaggio chimico degli impianti di riscaldamento
- Prevenire o risolvere i problemi per l’impianto e per le caldaie, soprattutto a condensazione, derivanti da corrosioni, depositi di calcare e incrostazioni,
formazione di alghe (per impianti a pannelli radianti, e basse temperature). Infatti, nell’impianto scorre dell’acqua che può stazionare molti anni nei tubi e nei termosifoni, causando spesso fenomeni come la corrosione e la formazione di depositi di calcare, fanghi, detriti e perfino alghe. Solo un impianto privo di detriti può quindi garantire il rendimento termico originario, riscaldando in maniera uniforme i vari ambienti di un immobile, riducendo i consumi e risolvendo problemi come la rumorosità o la formazione di bolle d’aria all’interno dei tubi. - Ottemperare ai requisiti legislativi: il DPR n. 59/09 (in attuazione D.L. n. 195/2005 e n. 311/2006) lo prevede quando venga sostituita la vecchia caldaia con una nuova a condensazione, per avere a disposizione un impianto al massimo della sua efficienza.
- Risparmiare denaro: l’intervento fa risparmiare denaro sia in termini di combustibile che aumentando la durata e l’efficienza dell’impianto, nonché riducendo le necessità di interventi di manutenzione. Sebbene sia difficile calcolare con precisione l’entità del risparmio, date le numerose variabili in gioco, alcuni studi indicano che, con un trattamento ben eseguito e con prodotti idonei, si risparmia da min. 2.5% a 10 % di combustibile.
Frequenza del lavaggio chimico degli impianti di riscaldamento
Il lavaggio chimico degli impianti di riscaldamento per ottimizzare la resa dei propri impianti è consigliato
- ogni 6/7 anni per gli impianti tradizionali con termosifoni;
- ogni 5/6 anni per gli impianti con radianti a pavimento.